Castellina Marittima

Castellina Marittima

Curiosità Storiche

Nonostante le sue piccole dimensioni Castellina Marittima offre un ambia scelta di luoghi d’interesse tra cui l’ecomuseo dell’alabastro, al cui interno sono ancora conservati i documenti relativi all’estrazione della suddetta pietra in epoca antica.

Oltre a ciò il museo è allestito in modo da ricordare proprio la visita ad una vera cava.

Oltre al museo il borgo si avvale anche di un certo numero di monumenti storici di un certo interesse, prima tra tutti la Pieve di San Giovanni Decolato che secondo una leggenda sarebbe stata costruita sui resti di un’altra chiesa ben più antica.

Distrutta da una granata durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita l’Oratorio di San Giovanni Battista conserva al suo interno due stupende colonne in Alabastro.

Insieme a questi è giusto ricordare le badie di san donnino che dopo una bolla di papa urbano VI assunsero lo stesso nome.

Castellina Marittima

Luoghi d’interesse

Sebbene alcuni documenti attestino la fondazione del borgo di Castellina Marittima intorno al XIII secolo molti storici pensano, cosi come per gli altri borghi come Riparbella presenti sui Colli Marittimi, ad una sua possibile origine etrusca per la presenza di miniere di alabastro nell’area.

Si pensa che quelle miniere furono usate anche in epoca Romana.

Nel 1345 l’allora signore del castello “Ugo di Giovanni della Gherardesca”, Conte di Montescudaio e Vicario di Pisa per la Maremma, convinse gli abitanti del borgo a ribellarli alla Repubblica di Pisa così come fecero i suoi fratelli in altri borghi della Maremma.

La ribellione non durò molto e il borgo di Castellina Marittima ritornò sotto La Repubblica di Pisa fino al 1406 e nello stesso anno si sottomise a Firenze insieme a Montescudaio.

La cittadina fornì un discreto contingente di volontari alle guerre di indipendenza del 1848 e del 1859.

Il borgo di castellina marittima fu uno dei primi paesi a piantare l’albero della libertà ed uno degli ultimi ad abbatterlo.

Il 28 Aprile 1859, giorno successivo alla cacciata dei Lorena, il paese fu tutto in festa e fu uno dei primi ad innalzare il tricolore.

Nel 1860, dopo il plebiscito indetto da Bettino Ricasoli in tutta la Toscana, il villaggio venne annesso al Regno di Sardegna che, nel 1861, diventerà Regno d’Italia.

Storicamente il borgo di Castellina Marittima cosi come Casale marittimo si sosteneva rgazie alle sue attività agricole con la produzione soprattutto di cereali, impoverendo gran parte del suo territorio ricco di foreste di cerri e boschi.

All’inizio del XIX secolo fu aperta una cava di alabastro.

IL 2 Maggio 1928 il borgo venne colpito da una disgrazia quando un dirigibile che stava facendo ritorno all’aeroscalo di Pontedera dopo un pattugliamento precipitò a terra nella località Valdiperga.

Castellina Marittima

Il territorio

Se in antichità l’attività prevalente nel territorio era l’estrazione dell’alabastro oggigiorno sono soprattutto le attività agricole come la produzione di vino e olio.

Le numerose aziende presenti nel territorio con la loro produzione di alta qualità hanno contribuito all’inserimento del borgo nel percorso “strada del vino costa degli etruschi”.

Oltre alle produzioni di qualità a castellina Marittima vengono frequentemente organizzate feste ed eventi come il festival musica Wiva divenuta negli anni un’evento estremamente importante per aspiranti gruppi musicali oppure la Sagra della cucina povera durante la quale si possono gustare le specialità gastronomiche del borgo.

Il territorio e i suoi dintorni insieme agli altri borghi come Guardistallo fanno parte della già citata e famosa costa degli Etruschi la cui rete di strade e sentieri sono gli ideali per gli amanti delle uscite in bici o passeggiate.

Si sa con certezza che il territorio di castellina marittima era di un’importanza fondamentale in quanto dal borgo si poteva controllare la via Emilia ed un territorio assai vasto; dalla costa fino all’interno.

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